11 ottobre 2014 – INAUGURAZIONE DELL’AMPLIAMENTO DELLA CASA DI RIPOSO “ALESSANDRO ROSSI” DI ARSIERO

Un grande traguardo è stato raggiunto: si inaugura l'ampliamento della nostra struttura! Pubblichiamo l'intervento del Presidente e delle altre autorità  che hanno partecipato all'evento, oltre a una bella rassegna fotografica.

Saluto del Presidente Giuseppe Mosele

Sono lieto di darvi il benvenuto a questo appuntamento di inaugurazione dell’ampliamento della Casa di riposo “Alessandro Rossi” di Arsiero, una struttura nata nell’anno 1925, che oggi accoglie 75 anziani non autosufficienti.

Saluto le autorità presenti, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, i familiari, il Personale e, soprattutto, saluto gli ospiti per i quali questi lavori sono stati realizzati.

Oggi inauguriamo una nuova porzione di struttura dove trovano sede la cucina che sarà attrezzata nei prossimi giorni, l’ampio parcheggio interrato con oltre 35 posti auto, alcuni magazzini e la predisposizione degli spazi per una nuova palestra riabilitativa; ed, infine, il nuovo giardino che triplica lo spazio esterno a disposizione degli ospiti.

Le strutture sono state realizzate secondo le norme antisismiche e sono predisposte per un ulteriore stralcio che potrebbe aggiungere una ventina di posti letto alla nostra struttura. Ma questo è una capitolo che potrà essere sviluppato più avanti… speriamo.

La prima idea di realizzare questo ampliamento è nata nell’anno 2009. E’ una idea che ci ha impegnato in un confronto paziente con l’amministrazione comunale locale, con le associazioni, con il Personale, con l’Ulss e la Regione.
Un po’ alla volta l’idea ha preso forma: è stata progettata, messa in gara, realizzata. E, vi assicuro, con tanta, tanta pazienza e tenacia. Abbiamo anche dovuto fare fronte ad un ricorso al Tar, che ci ha dato ragione e ha confermato la correttezza e regolarità del nostro operato. Abbiamo ricevuto anche due preavvisi di ricorso, ma pure questi sono stati prontamente controdedotti e abbandonati dai promotori.  

Oggi possiamo dire di avere raggiunto un traguardo importante, che premia la nostra determinazione e la forte volontà di dare una struttura ancora più grande e bella ai nostri ospiti.

Rispetto ai lavori eseguiti desidero ringraziare l’Impresa Agostini Giampietro, aggiudicataria dell’appalto, e le diverse ditte intervenute. Un grazie davvero grande ai progettisti e direttori dei lavori: il geometra Dalla Pozza, gli architetti Gasperuzzo, Boldrin, Giacomin e Saugo, che ci hanno seguiti con passione, pazienza e tanta competenza, interpretando al meglio la nostra idea e aggiungendo suggerimenti migliorativi e preziosi.

Permettetemi anche di condividere con voi due motivi di particolare soddisfazione.

Il primo: abbiano tenuto fede al preventivo di spesa per questa opera: 1,5 milioni di euro, in parte finanziati dalla Regione Veneto – che ringraziamo sentitamente - con un fondo di rotazione che dovremo restituire senza interessi in 15 anni. E’ un bel risultato per un’opera pubblica. Può essere un bell’esempio per il nostro Paese, dove spesso i costi per i lavori pubblici aumentano a dismisura e con vicende non sempre pulite. La Casa di riposo non spenderà un centesimo in più di quanto preventivato. Da questo punto di vista consentitemi ancora un ringraziamento ai Direttori dei Lavori ed, in particolare al Responsabile del procedimento, il dottor Michele Pasqualetto, per la serietà, la pazienza e la linea di fermezza sempre mantenute.

Il secondo motivo di soddisfazione è legato al fatto che l’inaugurazione di oggi coincide con la scadenza dei 10 anni di amministrazione svolti dal Consiglio che ho presieduto.  Ho lavorato in buona armonia con i colleghi qui presenti: Adriano Bertoldo, Gianluigi Casalini, Gianantonio Meneghini e Mario Rampon, e con i consiglieri che li hanno preceduti. Con loro ho condiviso l’impegno di tante scelte e decisioni per la Casa di Riposo ed è per noi motivo di orgoglio presentare e consegnare una struttura rinnovata e migliore. Da parte nostra, un grazie sincero al Direttore a tutto il Personale, ai volontari e a tante famiglie che hanno avuto fiducia in noi e ci hanno affidato i loro cari.

Oggi presentiamo anche un nuovo libro realizzato dagli ospiti. E’ intitolato “Intrecci. Storia di lavoro, tradizioni e vita”.
Il volume si pone in continuità con la precedente pubblicazione “1925-2009. Anni di storia”, data alle stampe cinque anni fa e particolarmente apprezzata da chi ne ha preso visione e l’ha letta. Anche questa nuova fatica letteraria intende rievocare un passato ricco di eventi e di persone, che, grazie alla loro opera e testimonianza, hanno contribuito a scrivere la storia del nostro paese e della Casa di Riposo “Alessandro Rossi” di Arsiero.

Questa struttura che si amplia, il libro che viene presentato, l’impegno di ogni giorno a far funzionare al meglio questa struttura – alla quale è stata anche riconosciuta la Certificazione di Qualità – rappresentano una testimonianza importante per il nostro territorio, una eredità da non perdere. L’auspicio, immagino condiviso da tutti, è che questo impegno si conservi anche in futuro e per il futuro. L’augurio è che possano esserci sempre persone appassionate e disponibili a svolgere un servizio per il bene della comunità e di questa struttura.

Allora; oggi facciamo festa, ma impegniamoci tutti a conservare questo luogo tanto caro e prezioso: la Casa di riposo Alessandro Rossi di Arsiero.

Grazie a tutti e buona giornata.

Dopo il saluto del presidente Giuseppe Mosele sono intervenute alcune autorità. Tra queste Max Siron in rappresentanza della Regione Veneto che ha sostenuto l’intervento con un di 1milione di euro di contributo in fondo di rotazione, cioè che la Casa di Riposo dovrà restituire in 15 anni senza interessi. Siron ha elogiato il lavoro compiuto e l’opera quotidiana di assistenza agli ospiti, assicurando che la Regione continuerà a garantire vicinanza e sostegno.

 

Il vice sindaco Michele Sartori ha portato il saluto ed i complimenti dell’amministrazione comunale a quanti a titolo diverso si sono impegnati per la realizzazione dell’ampliamento e provvedono ogni giorno alla cura degli ospiti. Le parole di gratitudine del vice sindaco hanno voluto sottolineare anche il ruolo importante della casa, il lavoro continuo e impegnato che ha fatto della struttura una casa aperta alla comunità, solidale, di forte partecipazione e riferimento per il territorio.

L’avv. Daniela Carraro, direttore generale dell’Ulss ha ringraziato il consiglio di amministrazione, il presidente, il direttore e tutto il personale per il lavoro di altissimo livello professionale per casi anche gravissimi che nella struttura trovano risposta e sollievo. Il dg ha voluto pure rimarcare i buoni risultati che si riescono ad ottenere quando più soggetti collaborano ed interagiscono insieme, unendo forze e competenze diverse.
Anche dal dott. Alberto Leoni, direttore dei servizi sociali dell’Ulss Alto Vicentino, sono venute parole di elogio e la sottolineatura di quanto la casa di riposo riesce continuamente a fare, offrendo l’esempio di un’Italia che non parla, ma che fa e lavora; l’esempio del rispetto delle regole, unendo il pragmatismo ai valori.

Durante la presentazione del nuovo libro realizzato dagli ospiti, intitolato “Intrecci. Storia di lavoro, tradizioni e vita”, alcuni anziani hanno raccontato i loro ricordi. La signora Graziella ha voluto leggere una lettera di ringraziamento e saluto al presidente Giuseppe Mosele, il cui testo riportiamo di seguito.

Carissimi,
un ringraziamento  a tutti i volontari, ai dipendenti, ai  rappresentanti del Consiglio di Amministrazione ed in particolar modo al Presidente Giuseppe Mosele.
Ringrazio di cuore te, Giuseppe, per la disponibilità dimostrata nell’ascolto delle necessità di noi malati, per la dolcezza,  l’attenzione nel dialogo e perché hai sempre cercato di risolvere i nostri problemi e allo stesso tempo di portarci conforto.
Caro Giuseppe, sono trent’anni che ti conosco, prima come famigliare e poi nella veste di Presidente, ti ringrazio infinitamente di tutto il tempo che hai impiegato qua con noi, magari trascurando anche qualche incombenza famigliare per starci vicino.
Spero tanto di poterti rivedere ancora, noi ti aspettiamo per un saluto o per  uno scambio di parole.
Tanti auguri di ogni bene a te, alla tua famiglia ed ai tuoi nipotini.
Un abbraccio di cuore,
Graziella
e tutti gli anziani della Casa di Riposo
e grazie infinite.

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